Caldo record in tenda, è allarme
Temperature oltre i 40 gradi, anziani a rischio di colpi di calore
L’AQUILA. Nelle tende si boccheggia, anziani a rischio. La giornata di ieri ha fatto registrare la massima temperatura raggiunta all’A quila dall’inizio del mese di luglio: 32,4 gradi alle 16,01, come registrato dai rilevatori del Cetemps, il centro di eccellenza dell’ Università dell’Aquila diretto dal professor Guido Visconti. Nelle tendopoli, dove il numero di sfollati è tornato a crescere dopo gli ultimi episodi significativi dello sciame sismico, i disagi aumentano e oggi scatta l’allarme rosso.
ANZIANI A RISCHIO.
Nelle tendopoli dell’Aquilano e di Bussi sul Tirino saranno attivati punti d’ascolto per gli anziani, per ricostruire una mappa dei problemi e delle loro condizioni di vita. Il progetto «Aquila Viva» è stato presentato dall’a ssociazione Auser a Pescasseroli. L’associazione mette a disposizione anche un automezzo, per facilitare i collegamenti fra un campo e l’altro, e organizza attività itineranti di animazione, per consentire agli anziani di recuperare dignità e il senso della vita dopo la tragedia. «Partiamo dalle tendopoli», ha detto il vicepresidente nazionale Auser, Luigi De Vittorio, «ma quando la popolazione rientrerà nelle case, noi saremo anche lì, per operare a favore delle persone anziane fragili e in difficoltà a causa della loro condizione che li fa essere più deboli rispetto a tutto il resto della popolazione».
PROTESTA MONTICCHIO. La telefonata arriva all’ora di pranzo. «Venite a Monticchio 1. Vi ospito nella mia tenda». La voce è quella di una donna di poco più di 50 anni. Il suo invito, ovviamente, è ironico. «Si muore dal caldo», dice la sfollata che a un certo punto della giornata non ce l’ha fatta più. Ha fatto salire in macchina altre due ospiti del campo di accoglienza ed è andata a cercare un po’ di refrigerio alla Villetta, alla base della funivia del Gran Sasso. «Io l’ho potuto fare perché ho la macchina. E gli altri che fanno? Da qualche tempo, nel campo allestito nel piazzale della multisala Garden a Monticchio, dove all’inizio l’organizzazione era eccezionale, la vita è diventata più difficile. Ora abbiamo il problema dei teloni supplementari da montare sopra alle tende. Questi supporti ci sono, sono arrivati da parecchio tempo. Ma nessuno provvede a montarli perché, ci è stato detto, non si possono fare ulteriori buchi nell’asfalto. Mi sembra una scusa, visto che la segreteria, la mensa e altre strutture sono state già dotate da tempo di sistemi per ridurre gli effetti dell’a fa. Solo le 80 tende dove dormiamo sono state dimenticate. Qui tra noi c’è gente che soffre di cuore, tanti anziani costretti a stare a 43 gradi. Mi sembra assurdo. I teloni, certo, non risolvono tutto. Ma almeno attenuano di 5-6 gradi la temperatura. La notte il problema è l’umidità perché stiamo vicino al fiume. Inoltre, è pieno di insetti e abbiamo chiesto la disinfestazione. Ma dobbiamo ancora aspettare».