In tenda afa e depressione
Sfollati allo stremo, anziani nelle case di riposo
L’AQUILA. Nelle tendopoli si boccheggia per l’afa e anche se ieri la calura si è lievemente affievolita la permanenza è faticosa. E chi ne soffre di più sono soprattutto gli anziani. Da qualche giorno, comunque, si è deciso di trasferire dai campi alcuni tra gli ospiti più attempati, soprattutto quelli con patologie, in case di riposo e residenze. «Quattro mesi in tenda sono davvero troppi» si lamenta la gente.
SITUAZIONE SANITARIA. «Al momento» commenta il dottor Lino Scoccia «non ci sono rischi di epidemie e sotto questo aspetto siamo ancora tranquilli. E’ chiaro che per gli anziani, soprattutto in presenza di patologie croniche, stare in tenda è spiacevole. Basti pensare solo al fatto che negli anni scorsi, in condizioni normali ovvero vivendo in casa, consigliavamo di portare gli anziani nei supermercati per farli star meglio. Figuriamoci, quali sono le condizioni attuali cui si aggiunge la depressione. Per questa ragione alcuni sono stati portati in altre strutture». In una tendopoli di Paganica si è pensato, invece a predisporre proprio per gli anziani una «camera refrigerio» di 40 metri quadri frutto di una donazione.