L’Aquila, nuove scosse
molta paura ma nessun danno
“Ora non se ne può più!”. E’ l’esclamazione, con tono quasi disperato, che decine di migliaia di aquilani – ospitati nelle tende o negli alberghi della costa – hanno ripetuto dalla note scorsa e per tutta la giornata odierna. Altre cinque scosse, con magnitudo variabili dai 2.7 ai 4.1. A tre mesi dal “grande terremoto”, e con due giorni di acquazzoni, aumentano la paura e l’esasperazione.
In molti chiedono con insistenza che vengano rifatte le verifiche agli edifici, perchè le continue scosse degli ultimi tempi hanno determinato altre crepe o hanno aggravato quelle già esistenti. Quindi, chi potrebbe tornare a casa perchè ha le abitazioni non molto danneggiate e alle quali basterebbe ripristinare l’erogazione del gas, assicura che continuerà a vivere nelle tende o negli alberghi. La stessa cosa chiedono coloro – poche centinaia – che, facendosi coraggio, erano tornati nelle proprie abitazioni e che già da lunedì scorso – dopo la scossa delle 22:58 di magnitudo 4.9 – sono tornati a vivere fuori.
“Con questa situazione nessuno può costringerci a tornare a casa”, esclama una signora indaffarata a mettere in ordine fuori dalla sua tenda nel campo di Piazza d’Armi. “Speriamo che ci tolgano di qui il più presto – aggiunge un’altra -. Voglio iscrivere i figli alle scuole dell’Aquila, ma se la situazione è questa e non ci danno una casa prima di settembre forse ce ne andremo pure noi verso la costa”.
Lo sciame continua e nessuno è più disposto ad abituarsi a lui, specie dopo averlo fatto nei mesi scorsi, fino a quando, il 6 aprile, arrivarono i crolli e le vittime.
D’altronde quella odierna sembra una giornata quasi “normale” per i terremotati, nel senso che ha riservato la dose quotidiana di scosse, e quelle più avvertite, anche se non hanno determinato altri danni, hanno comunque fatto riaffiorare la paura, tenuta con forza da parte.
Le prime avvisaglie si erano avute durante la notte: alle 2:16 prima scossa di magnitudo 2.3 (epicentro nel distretto sismico della Valle dell’Aterno); poi, altre due in quattro minuti, con lo stesso epicentro tra L’Aquila, Villagrande e Fossa: alle 3:14 (magnitudo 3.4), e alle 3:18 (2.7). In mattinata, un’altra di 3.6 (alle 11.43), con epicentro Collimento, Villagrande e L’Aquila. Fino a quella delle 13:30, magnitudo 4.1 (epicentro) Collebrincioni e Arischia. Nella notte scorsa sono state registrate altre 3 scosse rispettivamente di magnitudo 2.1 , 2.2 , e 3.2 con epicentro Valle dell’ Aterno, Monti Reatini e Velino Sirente. A questo punto tutti gli Aquilani si chiedono:
ma lo sciame sismico si stà fermando (come cercano di farci credere) o NO?????