Benedetto XVI è arrivato all’Aquila
“Ora si costruiscano case solide”
Il saluto ai sopravvissuti della casa degli studenti. Benedetto XVI ha fatto una sosta presso la casa dello studente dell’Aquila, dove ha incontrato alcuni ragazzi sopravvissuti alla scossa del 6 aprile, che tante morti ha provocato proprio tra i giovani che studiavano all’ateneo aquilano. Il Papa ha tenuto a lungo la mano a ognuno dei ragazzi, mentre il cappellano dell’Università glieli presentava. A tutti ha dato ascolto. A tutti ha detto qualcosa.
La visita alle macerie della basilica di Collemaggio. Il papa tra le macerie e i pilastri imbragati nella basilica di Collemaggio all’Aquila, nella quale è parzialmente crollata la navata centrale. Circondato dai vigili del fuoco e assistito dal segretario monsignor Georg Gaenswein il papa ha posto il suo pallio (la fascia di stoffa tessuta in lana bianca che gli fu imposta nella celebrazione di inizio del suo pontificato) sulla teca che contiene le spoglie di Celestino V. Poco dopo il pontefice, preceduto dal vescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari, è uscito dalla basilica.
Il saluto ai bimbi di Onna. Al suo arrivo ad Onna il papa ha salutato alcuni superstiti del terremoto, ha stretto le mani a molti terremotati e soccorritori e ha accarezzato alcuni bambini. Benedetto XVI, accompagnato da Gianni Letta e Bruno Vespa, è stato accolto dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, dal vescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari e dal parroco di Onna, Cesare Cordozzo. Per il papa è stato allestito un piccolo palco davanti alla tendopoli.
“Ora si costruiscano case solide, la chiesa vi aiuterà”. “La Chiesa tutta – ha assicurato il papa – e’ qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di famigliari e amici, desiderosa di aiutarvi a ricostruire case, chiese, aziende crollate e gravemente danneggiate dal sisma”, ha detto Benedetto XVI. Poi il Papa ha aggiunto che gli abruzzesi “attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide”. Prima di lasciare Onna il papa, salito su un Suv chiaro con al volante il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha effettuato un giro nella località per rendersi conto dei danni causati dal terremoto del 6 aprile.
L’incontro con Giustino Parisse. Tra le tante persone, il Papa stamani ha incontrato ad Onna anche il vice caporedattore del “Centro”, Giustino Parisse, che è residente proprio nella frazione di Onna. Il cronista nel sisma del 6 aprile ha perso i due figli adolescenti, il padre e la casa, completamente distrutta, mentre lui, la moglie e la madre, si sono salvati in extremis. Benedetto XVI si è soffermato brevemente a colloquio con Parisse porgendogli parole di conforto. Il giornalista si è congedato baciandogli la mano.
Il maltempo fa slittare il programma. Benedetto XVI non ha raggiunto l’Abruzzo in elicottero, così come previsto, ma in auto. La forte pioggia che colpisce in queste ore la provincia dell’Aquila ha consigliato un cambio di programma all’ultimo minuto. Il Pontefice visiterà il campo di Onna e proseguirà poi verso L’Aquila, con una sosta alla basilica di Collemaggio e alla casa dello studente, prima di recarsi a Coppito dove, presso la Scuola per sovrintendenti e ispettori della Guardia di Finanza, incontrerà una rappresentanza della popolazione che vive nei campi di accoglienza e alcune unità impegnate nei soccorsi.